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La Fiaccola della Pace marcia con gli alunni dell’IC “A. Moro” a Maddaloni

La Fiaccola della Pace marcia con gli Alunni dell’IC “A. Moro”. Un grido unanime contro la guerra e Si alla pace.

La Preside Renga firma il “Patto di Pace”, messo a dimora l’Albero della Pace presso la parrocchia Santa Maria, madre della Chiesa.

 Sottoscritto appello “Cessate il fuoco”, presente il Sindaco De Filippo, Antonio Del Monaco e don Gennaro D’Antò.

La “Fiaccola della Pace” per un grido contro tutte le guerre ha fatto tappa a Maddaloni marciando con gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro”, retto dalla Preside Ione Renga. La manifestazione promossa dal Movimento internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato III Millennio, è stata organizzata dall’ Istituto Comprensivo Moro in collaborazione con la Parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa e con il patrocinio del Comune di Maddaloni. Il Corteo è partito dalla scuola attraversando alcune strade della citta dove dutrante il tragitto gli alunni hanno gridato slogan di Pace mostrando i loro cartelloni con frasi e disegni sulla pace a tutti i passanti, quindi si è giunti presso il piazzale della parrocchia Santa Madre della Chiesa dove é avvenuta la cerimonia di accensione e di consegna della Fiaccola della Pace, da parte della Presidente del Movimento per la Pace Agnese Ginocchio, presente con le socie del Movimento per la Pace Rosa Arbolino e Anna Cristina Campofreda, all’alunno che ha vinto le olimpiadi di cittadinanza e dove si sono tenuti tutti gli interventi. La scuola ha siglato il “Patto di Pace” con il Movimento per la Pace ricevendo così la nomina di “Scuola di Pace del III Millennio. La Preside Renga nell’intervenire ha esordito: “Abbiamo deciso come scuola di aderire alla mobilitazione di Pace per sollecitare la sensibilità dei ragazzzi all’impegno sulle tematiche della cittadinanza attiva e cittadinanza europea, essere cittadini secondo i canoni di giustizia e di rispetto dei valori fondamentali per la coesistenza  pacifica. I ragazzi a tale proposito hanno realizzsto dei lavori per la giornata attraverso cartelloni sui quali sono riportare delle riflessioni maturate durante questo percorso”. A seguire la docente referente del progetto legalità e della Fiaccola della Pace Graziella Ragozzino: “Con i ragazzi abbiamo lavorato su questo percorso. Cosa fare per fermare la guerra? Possiamo impegnarci a costruire un futuro di Pace patendo dal nostro piccolo, dalla famiglia, dalla scuola . L’ìimportanza del messaggio che dobbiamo dare ai ragazzi è l’importanza del dialogo pacifico, attrabersdo il confronto, il rispetto delle regole, perchè un mondo di Pace si costruisce rispettando le regole e rispettando l’altro. Bisogna partire da piccoli a educare a questi valori. Ognuno di noi puoi fare tanto nel suo piccolo”. Sono stati presenti il Sindaco di Maddaloni, Andrea De FIlippo;  il portavoce del Sindaco Luca Ugo Tramontano;

 Antonio Del Monaco, Presidente di Sorgente Educativa; Anna Cristina Campofreda, referente della Scuola di Pace,  componente della Caritas locale, Don Gennarò D’Antò, parroco di Santa Maria Madre della Chiesa.

  Il Sindaco nell’intervenire ha lodato gli alunni: “Vedere dei ragazzi così attenti e appassionati fa bene all’anima perchè abbiamo bisogno di nuove generazioni capaci di diventare cittadini attivi e responsabili del domani. Giovanni Paolo II diceva che la Pace si può realizzare se sussistono lì Amore, la libertà e la Giustizia,. La Pace è la costruzione di un mondo in cui i valori fondamentali e positivi diventano condivisi.  Queste iniziative servono perchè si comprenda il senso profondo delle cose e dei valori che ci tengono insieme e se sismo insieme è perchè condividiamo gli stessi obiettivi ossia di libertà e di rispetto dei diritti umani e di democrazia. Quando questi valori si fondono possiamo sperare di avere un futuro migliore rispetto a quello che è oggi. Se in tanti paesi del mondo ci sono venti di guerra, se ci sono eprsone a cui è vietato l’accesso alle cose che non sembrano ovvie, l’accesso al cibo, l’accesso alle cure, l’accesso alla libertà, significa che abbiamo ancora tanto lavoro da fare e siete voi giovani ad essere chiamati a portare sule vostre spalle questo lavoro perchè di li a poco sarete chiamato ad essere l’asse portante della società”. Quindi la parola è stata data ad Antonio Del Monaco: “Riprendendo il messaggio della referente nel ringraziare i ragazzi per essere presenti e attenti a questa manifestazione di Pace ha ricordato che oggi purtroppo non si parla più di Pace, ma si parla solo di guerra, la Pace è divenuta una parola sconosciuta. Oggi- ha eproseguito- non ci si trova più di fronte alla favola di Cappuccetto rosso e del lupo, ma ci si trova di fronte a lupi cattivi, uomini contro uomini. Come si fa a costruire la Pace allora? La prima cosa da fare è partire da se stessi, perchè se non rispettiamo la persona che è in noi stessi, non possiamo costruire un cuore di Pace. Quando inizia la giornata, pensate che state iniziando una giornata di Pace, e quando vi recate a scuola fate un sorriso perchè come ha insegnato Madre Teresa, non costa nulla ma è tanto ricco. Poi imparate a costruire la Pace intorno a voi, nell’ambiente esterno e soprattutto a scuola non con il conflitto ma soprattutto con il dialogo ed il confronto, e la condivisione con i vostri compagni, “compagni” che significa vivere insieme, condividere. Da oggi allora prendiamo un impegno: diventiamo sentinelle di Pace” Ha concluso.  Il microfono è passato a Don Gennaro D’Anto’: “La Pace è un diritto non di alcuni, ma di tutti, è un diritto di tutta l’umanità e abbiamo il diritto di vivere in Pace. Se c’è un Dio, il nostro Dio è un Dio di Pace, il dio che fa la guerra non  un vro dio. Ogni religione allora deve fare in modo che ogni uomo possa accogliere nel suo cuore il dono della Pace, perchè la Pace è un dono che va accolto e custodito e come diceva Giovanni XXIII, è un dono che va custodito soprattutto con il dialogo e conoscendo l’altro perchè i pregiudizi innalzano i colflitti, noi invece dobbiamo fare in modo che ci sia sempre più dialogo. La Pace per tutta l’umanità, per chi crede e chi non crede è un dono che va coltivato e custodito”. A seguire Anna Cristina Campofreda che ha espresso i complimenti a tutti i ragazzi invitando a vivere questo momento con rispetto e attenzione verso quei valori che riguardano la vita di tutti. Al temine dei saluti sono seguite alcune riflessioni e poesie di Pace declamate dagli alunni coordinati dalla prof.ssa Graziella Ragozzino. Quindi è avvenuta la benedizione dell’ Albero della Pace, da parte di don Gennarò D’Antò, donato insieme alla targa di titolazione, dalla Parrocchia Santa Maria Madre della Chiesa, l’ Albero si trova proprio in un’aiuola del cortile adiacente alla chiesa, che proprio in questa giornata è stata intitolata alla “Giustizia e alla Pace”, se ne prenderà cura la referente della Scuola di Pace del Movimento per la Pace Anna Cristina Campofreda insieme al gruppo dei giovani che frequentano l’Oratorio parrocchiale. La Preside Renga su invito della presidente del Movimento per la Pace, ha declamato la dedica riportata sulla targa: “Dedicato a tutti i caduti e alle vittime delle guerre, stragi, attentati, terrorismo, criminalità, violenze e mafie” dai 100 anni ad oggi, “In solidarietà con il popolo ucraino, Cessate il Fuoco”, e “in memoria delle vittime del naufragio di Cutro”. Al Termine la sottoscrizione dell’Appello “Cessate il fuoco” da parte di tutti i presenti e giovane alunno che ha portato la Fiaccola. “Cari giovani, ricordate di tenere sempre accesa nel vostro cuore la luce di questa Fiaccola. Da oggi che la vostra scuola è divenuta “Scuola di Pace”, ricordate di testimoniate la Pace con l’esempio, le azioni, Voi da oggi siete testimoni e ambasciatori della Pace prima di agire pensate e siate d’esempio”. Ha ricordato Agnese Ginocchio prima del congedo.

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