• Mar. Mar 19th, 2024

Perché si dice “ai tempi che Berta filava”?

Molto diffusa è questa espressione ed ora cercheremo di capire chi è questa famosa Berta che di certo almeno una volta nella vita abbiamo nominato.

Il modo di dire indica un tempo passato, un tempo lontano, ed è una valida alternativa dell’espressione: “i vecchi tempi”. Un qualcosa, quindi, che è stato e che non è più, e a cui ci si riferisce con una leggera ironia, sottolineando un differente status rispetto al passato, che si ricorda con nostalgia.

Secondo il racconto, la donna in questione era Bertrada di Laon, moglie del re francese Pipino il Breve e madre di Carlo Magno, citata nel poema di Adenet le Roi come Berta la Piedona, per il fatto di avere un piede più lungo dell’altro.

Nel poema si racconta che, mentre Berta stava raggiungendo il suo sposo, era stata sostituita con la figlia della sua dama di compagnia, la quale, assumendo una falsa identità aspirava a diventare regina.

La vera Berta riuscì a scappare e a rifugiarsi presso la casa di un taglialegna  dove, per qualche anno, si mantenne svolgendo il lavoro di filatrice. Solo dopo qualche tempo e grazie alla caratteristica dei piedi diversi tra loro, fu scoperto l’inganno e la vera regina Berta potè salire sul suo legittimo trono.

Un’altra leggenda descrive Berta come una povera vedova, filatrice di mestiere e molto rispettosa del suo re. Al sovrano la donna aveva donato un filo di lana prezioso e sottilissimo e lui, come risposta al gentile omaggio di questa donna povera, le aveva regalato così tanto denaro da garantirle una vita ricca e agiata, lontana dagli stenti che l’avevano caratterizzata fino ad allora.

Dinanzi a tale generosità, gli altri sudditi iniziarono a donare filati pregiati al re sperando di ricevere lo stesso trattamento di Berta, ma la risposta del sovrano fu lapidaria:” Non sono più i tempi che Berta filava“.

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Di Erica Diana

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