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Roma. “Mio figlio rifiutato al catechismo perché disabile”: la denuncia di una mamma

La madre del bimbo si è sfogata sui social con un lungo post

ROMA. Rifiutato al catechismo perché disabile. A raccontare la storia di Luca, un bambino di 9 anni, è la mamma Pia. L’accaduto in una parrocchia di Roma.

La madre del bimbo si è sfogata sui social con un lungo post pubblicato dalla pagina Vorreiprendereiltreno:

“Mi sento svuotata, colpita nel profondo ed ho bisogno di raccontare la mia brutta esperienza a qualcuno che possa capire il senso del mio vuoto.
Mio figlio, Luca ha 9 anni, e nonostante lui non possa camminare, perché la distrofia muscolare non glielo consente, è un bambino che conduce una vita normale: va a scuola, ha tanti amici, esce, va al cinema.
Luca è un bambino perfettamente inserito nella società e fa tutto in maniera autonoma spostandosi con la sua carrozzina.

Oggi eravamo pronti per iniziare le lezioni di catechismo e ci siamo quindi presentati in parrocchia, a Roma, per l’iscrizione ai corsi.
Ma, con nostro grande sgomento, il sacerdote, invece di accoglierci come tutti gli altri, ci ha letteralmente buttati fuori. Il sacerdote ci ha chiaramente detto, utilizzando un linguaggio offensivo, che Luca non poteva iscriversi in quanto disabile e che ciò avrebbe comportato per loro una responsabilità che non potevano assumersi, aggiungendo che la chiesa non è un centro di riabilitazione, né un “parcheggio” per bambini con disabilità, per le mamme che cercano un ora di svago.
Io e Luca ci siamo sentiti male…Noi oggi siamo stati mortificati e feriti da chi dell’accoglienza e l’inclusione dovrebbe farne una missione, ma noi cercheremo di superare anche questo.
Vorrei solo che si sappia che ci sono purtroppo in giro anche preti che indossano una tonaca senza avere un anima.”

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