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Santa Maria Capua Vetere. Duplice omicidio di camorra: otto arresti

Duplice omicidio di camorra avvenuto a Santa Maria Capua Vetere

SANTA MARIA CAPUA VETERE. I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli,  su richiesta della DDA partenopea, nei confronti di otto persone ritenute gravemente indiziate del duplice omicidio di Sebastiano Caterino e Umberto De Falco, avvenuto a Santa Maria Capua Vetere il 31 ottobre 2003.

La vendetta di “Ciacciariello”

All’inizio degli anni 2000, conclusasi la c.d. “faida di Villa Literno” tra i Bidognetti ed il gruppo Ucciero/Tavoletta e dopo le vicende processuali che avevano condotto all’arresto di capi nonché di numerosi affiliati del clan dei Casalesi, la fazione Schiavone si ricompattò intorno alla figura di Francesco Schiavone “Cicciariello”. Quest’ultimo, uscito dal carcere di Spoleto e dopo aver assunto la direzione criminale del clan, volle immediatamente riaffermare l’egemonia dei casalesi nei confronti di coloro che ne avevano ostacolato l’ascesa; tra questi Sebastiano Caterino che, scarcerato nel maggio 2002 e stabilitosi a Santa Maria Capua Vetere, costituì un gruppo autonomo, di cui faceva parte anche Umberto De Falco.

L’agguato

La mattina del 31 ottobre 2003 le vittime si trovavano a bordo della Volkswagen “Golf” GTI, condotta da Caterino, la cui marcia veniva sbarrata da un’Alfa 166 consentendo il sopraggiungere di un’altra autovettura dalla quale scendeva, entrando in azione, il commando di killer che esplodeva numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo delle vittime. I Carabinieri, accorsi sul posto, rinvennero Caterino morto mentre De Falco, gravemente ferito, moriva qualche ora dopo in ospedale. Nel corso del sopralluogo furono repertati decine di bossoli riconducibili ad armi da guerra, mentre le autovetture utilizzate dal commando vennero successivamente ritrovate carbonizzate a San Tammaro e Grazzanise.

I nomi degli arrestati

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