• Mer. Nov 6th, 2024

Sweet Child O’ Mine – la recensione di Marco

DiThomas Scalera

Ago 5, 2014

E’ sicuramente la canzone più famosa dei Guns N’ Roses, singolo che ha portato il gruppo all’apice del successo ottenendo la prima posizione per diverse settimane nell’estate del 1988. Anche a decenni di distanza la canzone rimane conosciutissima anche tra i più giovani grazie anche al suo intro non troppo complesso, ma allo stesso tempo vero punto di forza della canzone. La canzone risulta al 37º posto tra i “100 Migliori Brani con Assoli di Chitarra” e al 198esimo della lista delle 500 migliori canzoni secondo la celebre rivista Rolling Stone. Nel marzo del 2005, “Q magazine” l’ha piazzata al sesto posto tra le 100 migliori tracce “guitar-based” rock. Il celebre riff di apertura è stato anche ritenuto il migliore di tutti i tempi da Total Guitar Magazine.

scom

Proprio su quest’ultimo girano in rete diverse versionI su come e quando sia stato pensato e creato: la versione più famosa vuole che Slash, ex chitarrista solista dei Guns, abbia disprezzato a posteriori il brano, perché la riteneva un semplice esercizio di tecnica chitarrista e uno scherzo dei tempi. Su VH1 fu sostenuto infatti che Slash avesse suonato per scherzo il riff, durante una sessione ritmica. Lui e l’ex batterista Steven Adler si stavano allora scaldando E il primo iniziò a suonare una melodia “da circo”, mentre faceva le smorfie al collega. Adler gli chiese di risuonare il riff ed Izzy Stradlin partì anche lui con la chitarra ritmica. Axl ne rimase estasiato e su quel riff iniziò a cantare il brano che aveva composto.

Sul testo della canzone principalmente vengono sempre date due interpretazioni leggermente diverse tra di loro: la prima vuole che la canzone parli di un uomo che si è innamorato di una ragazza molto più giovane di lui, per questo motivo la differenza di età gli fa ricordare i suoi tempi di quando era giovane, quando “tutto era puro e splendente come il cielo azzurro“. Ogni particolare della ragazza fa riemergere ricordi di infanzia, come viene detto in questa strofa:”I suoi capelli mi ricordano un posto caldo e sicuro, dove mi nascondevo da bambino e pregavo affinchè il tuono e la pioggia se ne andassero da me con calma“. La seconda interpretazione riprende di fatto tutto ciò che viene detto nella prima, con la differenza che i protagonisti della canzone siano proprio il cantante e l’allora sua fidanzata Erin Everly, versione che poi venne infatti confermata dallo stesso cantante negli anni successivi attraverso il suo libro autobiografico.scom1

La famosissima parte finale della canzone è stata oggetto di altrettante interpretazioni, tutti infatti cercarono di capire a cosa o a chi si riferissero le parole “dove andiamo? dove andiamo adesso? dove andiamo?” (“Where do we go Where do we go now Where do we go”). Nonostante la strofa sembrerebbe far sempre riferimento ai giovani protagonisti della canzone, la versione più accreditata vuole che quest’ultima parte sia stata aggiunta solo all’ultimo, quando sia il testo che la musica della canzone erano già stati ultimati. Solo dopo un primo ascolto, il loro produttore Spencer Proffer suggerì di aggiungere una parte finale cantata: Axl incominciò allora a riascoltare in loop la canzone cercando ispirazione, ma dopo parecchio tempo passato senza riuscire a mettere insieme nessuna parola, continuava a ripetere tra sè e sè:”Where do we go” proprio perchè non riusciva a comporre l’ultima strofa. A quel punto lo stesso produttore lo invitò a cantare proprio quelle parole, che poi di fatto diventare la parte finale della canzone

Clicca per ascoltare da Youtube

Documento senza titolo

Sostieni V-news.it

Caro lettore, la redazione di V-news.it lavora per fornire notizie precise e affidabili in un momento lavorativo difficile messo ancor più a dura prova dall’emergenza pandemica.
Se apprezzi il nostro lavoro, che è da sempre per te gratuito, ti chiediamo un piccolo contributo per supportarci. Vorremmo che il vero “sponsor” fossi tu che ci segui e ci apprezzi per quello che facciamo e che sicuramente capisci quanto sia complicato lavorare senza il sostegno economico che possono vantare altre realtà. Sicuri di un tuo piccolo contributo che per noi vuol dire tantissimo sotto tutti i punti di vista, ti ringraziamo dal profondo del cuore.

Di Thomas Scalera

Il Guru

error: Content is protected !!