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Calvi Risorta. Sequestrate trappole e lacci per la cattura di cinghiali vivi

Blitz dei Carabinieri Forestali di Calvi Risorta

CALVI RISORTA. I Carabinieri Forestali di Calvi Risorta, nel corso di un servizio di prevenzione incendi boschivi, notando a distanza levarsi una piccola colonna di fumo proveniente dalla loc. “Il Migliaro” in agro del comune di Calvi Risorta, si sono portati sul posto dove hanno rinvenuto il conduttore del fondo agricolo mentre era intento ad abbruciare dei residui vegetali derivanti dalla pulizia dell’appezzamento.

Durante l’accertamento la pattuglia ha notato, in prossimità del confine dell’appezzamento, la presenza di una piccola pozza d’acqua artificiale, impermeabilizzata con telo in plastica, ed in prossimità di essa una gabbia artigianale in ferro per la cattura di cinghiali.

La verifica è stata estesa a tutto l’appezzamento,  rinvenendo una seconda gabbia e ben otto lacci in acciaio posizionati nei corridoi di passaggio dei selvatici.

Le trappole artigianali ben mimetizzate, risultate in funzione, provviste di portello con chiusura a ghigliottina, risultate aperte e pronte a richiudersi a scatto qualora gli animali fossero entrati per mangiare l’esca riposta su una pedana azionante automaticamente il meccanismo di chiusura.

I militari hanno provveduto a disarmare le trappole e a porre tutto sotto sequestro, denunciando il proprietario del fondo per esercizio del bracconaggio alla fauna selvatica di grosse dimensioni, presumibilmente cinghiali, per ricavare le carni da destinare all’autoconsumo e/o da avviare ad illecita commercializzazione.  

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