Le dichiarazioni di Luigi Capaccio, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil di Caserta
Le Federazioni provinciali della Funzione Pubblica e della Filt Cgil saranno in piazza del Plebiscito a Napoli, venerdì 17 novembre a partire dalle ore 10.00, per manifestare contro le scelte scellerate dell’esecutivo che rischiano di mettere in ginocchio il Paese. I lavoratori dei trasporti, della sanità, dei comuni, dei ministeri e degli altri settori del pubblico impiego, si fermeranno per contestare una manovra che definiscono iniqua e che colpisce in particolare i salari dei dipendenti pubblici e privati i quali, a causa di un’inflazione a due cifre, si sono visti erodere il potere di acquisto degli stipendi che sono già tra i più bassi d’Europa. Per non parlare nel “miracolo” in cui è riuscito questo Governo di peggiorare la legge Fornero con l’uscita dal mondo del lavoro a quota 103 anni e 9 mesi, con un taglio dell’assegno pensionistico del 20% e la mancata attuazione della sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il differimento di Tfr e Tfs fino a 7 anni.
“Una legge di Bilancio che penalizza in modo eclatante il pubblico impiego – ha dichiarato Luigi Capaccio, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil di Caserta. La pubblica amministrazione è al collasso a causa della mancanza di personale e in questa manovra non sono state stanziate risorse per le assunzioni. Sono stati, invece, tagliati 600 milioni di euro agli enti locali e non sono state previste risorse sufficienti per la sanità, vittima di uno sciagurato disegno che mira alla privatizzazione di uno dei pilastri della nostra società. Nella memoria di chi siede a Palazzo Chigi sono ormai lontani i tempi del Covid e degli eroi della sanità: medici, infermieri, operatori e personale dei servizi accessori che sono morti o hanno rischiato la vita per garantire l’assistenza pubblica gratuita ai cittadini. E ora, dopo il danno, la beffa: perché si vedranno tagliare anche la pensione dopo una vita lavorativa al servizio della collettività”.
Altrettanto grave la situazione nel settore dei trasporti dove servono risorse per rinnovare i contratti e garantire salari adeguati al costo della vita, oltre alla riduzione di orari e carichi di lavoro.
“Questo Governo ha cancellato il Piano nazionale dei trasporti e della logistica – ha spiegato Tommaso Pascarella, segretario generale Filt Cgil di Caserta. Uno strumento che doveva essere utilizzato per non lasciare mano libera alle aziende, vincolandole al rispetto dei lavoratori, alla compatibilità con i territori e utile a contrastare la formazione di ulteriori e pericolose posizioni di monopolio. Invece di azioni che favoriscano il dumping contrattuale, chiediamo interventi normativi che riducano la precarietà e l’applicazione e il rafforzamento delle norme sulla sicurezza sul lavoro, considerate le frequenti aggressioni ai danni del personale dei trasporti, gli infortuni e le morti sul lavoro. Scioperiamo per dire no a una legge di Bilancio che non interviene sul Fondo Nazionale Trasporti, il cui sottofinanziamento sta producendo la riduzione del servizio di Trasporto Pubblico Locale e condizioni di lavoro sempre peggiori”.
Per questi motivi i lavoratori di Funzione Pubblica e Filt Cgil di Caserta porteranno la loro protesta davanti la Prefettura di Napoli, in piazza del Plebiscito, e assicurano che le manifestazioni continueranno anche nelle prossime settimane e nei prossimi mesi se il Governo non deciderà di cambiare rotta.