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Self-Made, la storia di Madam C.J. Walker

Madam C.J. Walker

Questa è la storia di Sarah, Madam C.J.Walker, la prima donna di colore a diventare milionaria

Madam C.J.Walker era anche un’attivista, una filantropa e si batteva per i diritti delle donne
Madam C.J.Walker

Rubrica ‘Cose serie’. Questa settimana vorrei parlare di una serie davvero poco conosciuta ma con grandi contenuti:Self-Made,la storia di Madam C.J.Walker.

Avrete già notato che non seguo la massa ma è fondamentale per me raccontarvi una storia,trasmettere dei contenuti.

Self-Made, la storia di Madam C.J. Walker è una di queste.

La trama

Fine Ottocento. Sarah è figlia di schiavi ma lei è nata due anni dopo la liberazione. Fa la lavandaia e viene maltrattata dal suo compagno. Causa le poche cure, come molte donne dell’epoca, ha problemi ai capelli e ne perde tantissimi.

Un giorno alla sua porta bussa una bella donna, Addie Malone, che vende una pomata miracolosa. Tra le due donne inizia un sodalizio di aiuto reciproco fin quando Sarah non capisce che desidera mettersi in gioco.

Madam C.J. Walker realtà vs movie

Perché vederla?

E’ una serie che tratta alcuni argomenti davvero tosti nonché interessanti.

La schiavitù, integrazione, emancipazione femminile. Sarah è una donna che viene discriminata per il suo aspetto poco consono ai canoni della Belle Époque, per di più, come dirà la signora Washinton, moglie del noto educatore Booker T., “Noi siamo donne dobbiamo stare al nostro posto”.

Una frase che racchiude tristezza e abnegazione di questa donna che spingerà Sarah,Madam C.J.Waker, ad andare oltre la vendita porta a porta della sua pomata.

L’ambientazione storica è ben ricostruita, i costumi sono stati curati nel dettaglio e la trama è tratta da una storia vera, ma la protagonista, Octavia Spencer, ha saputo dare al personaggio un tocco in più regalando emozioni ed espressività.

Un’attrice pluripremiata   che si è fatta strada nel mondo delle divinità di Hollywood,non poteva che essere lei la scelta migliore.

Self- Made è una miniserie di quattro episodi che vi consiglio di vedere. Non è una guerra femminista, ma una guerra contro i tabù che hanno afflitto le donne per secoli.

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