• Gio. Mag 9th, 2024

Nuove regole per il diritto di famiglia: cosa cambia con la Riforma Cartabia

lawyers looking at divorce paperPhoto by Karolina Grabowska on <a href="https://www.pexels.com/photo/lawyers-looking-at-divorce-paper-7876050/" rel="nofollow">Pexels.com</a>

Da sempre l’ambito del diritto di famiglia è particolarmente complesso a livello giuridico, con procedure caratterizzate da tempistiche piuttosto lunghe. Non fanno eccezione i procedimenti di separazione e divorzio, che spesso richiedono diverso tempo prima di essere completati, soprattutto in presenza di figli. Negli ultimi anni, complice l’aumento esponenziale delle coppie che scelgono di separarsi, stiamo assistendo a un cambiamento in questo senso e l’ultima novità è di recente attuazione. Parliamo della riforma Cartabia, che porta il nome dell’ex ministra della Giustizia del governo Draghi, responsabile della riforma che rientra nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. Di seguito si presentano le caratteristiche e lo scopo della Riforma, evidenziando in che modo le separazioni e i divorzi sono stati semplificati, soprattutto dal punto di vista dei tempi.

Riforma Cartabia e diritto di famiglia: un unico rito per tutti i procedimenti

La Riforma risponde all’esigenza sempre più stringente di ridurre le tempistiche processuali, una problematica di vecchia data del sistema giuridico italiano. A questo fine, la riforma propone interventi mirati sugli aspetti degli iter processuali che provocano i maggiori rallentamenti. Si capisce, quindi, che l’ambito di applicazione è estremamente ampio, e a essere coinvolto è soprattutto il diritto di famiglia. In particolare, è stato stabilito un unico rito per quanto concerne le controversie in materia di persone, minorenni e famiglie, mentre prima diverse questioni rimandavano a Giudici differenti, a seconda che si trattasse di procedimenti di competenza del Tribunale Ordinario o del Tribunale per Minorenni e del Giudice Tutelare. Nello specifico, ciò vuol dire che non esistono più Giudici diversi per la richiesta di mantenimento dei figli e per la richiesta degli alimenti del del convivente, per la richiesta di risarcimento del danno endo-familiare ecc.

Riforma Cartabia e separazione: cosa cambia

Per quanto riguarda le separazioni e i divorzi, le novità principali hanno a che fare con la struttura del ricorso da presentare in avvio di procedimento. Il ricorso deve essere molto più dettagliato rispetto a prima, soprattutto nel caso in cui siano presenti richieste di contributo economico. In tal caso, si dovranno allegare i seguenti documenti:

  • dichiarazioni dei redditi ed estratti conto bancari dei tre anni precedenti;
  • documentazione riguardante beni mobili e immobili registrati.

Un aspetto fondamentale della Riforma è la possibilità di inserire la domanda di divorzio direttamente nel ricorso di separazione, così da ridurre i tempi della procedura. Per le modalità di stesura e attuazione del ricorso, si raccomanda di affidarsi alla consulenza di un avvocato anche in caso di separazione consensuale, in quanto anche in caso di sostanziale accordo fra i coniugi il ricorso rappresenta un momento delicato nel quale si cominciano a delineare gli equilibri futuri della coppia e di eventuali figli.

È pur vero che la domanda di divorzio viene effettivamente presa in considerazione solo una volta ottenuta la sentenza provvisoria di separazione, dunque quando sono trascorsi i termini di legge (6 mesi per la separazione consensuale, 1 anno per quella giudiziale).

Cosa cambia nelle fasi successive? Innanzitutto, all’esito della prima udienza di comparizione al Giudice è concesso disporre ordini di esibizione e indagini sui patrimoni della coppia, anche chiedendo l’intervento della polizia tributaria. Inoltre, con la Riforma il Giudice può autorizzare anche per i provvedimenti provvisori il sequestro dei beni mobili e immobili del coniuge debitore, e questo costituisce senz’altro una garanzia in più che prima della Riforma poteva richiedere anche anni, dal momento che era necessario aspettare la sentenza definitiva del procedimento.

Separazione e figli minori

Un discorso a sé merita la questione della separazione e del divorzio in presenza di figli minori, dal momento che uno degli obiettivi della Riforma è proprio quello di mettere i minori al centro e garantire totale trasparenza nelle trattative rispetto ai ruoli genitoriali. In particolare, si propone di tutelare maggiormente i bambini stabilendo che l’accordo di separazione venga raggiunto in tempi ragionevoli. Chi conosce la materia, infatti, sa bene quanto possa essere deleterio per i minori il fatto che la separazione dei genitori si prolunghi per diverso tempo. Per raggiungere tale scopo, innanzitutto è stato promosso l’istituto della mediazione familiare al fine di aiutare i genitori ad avere una comunicazione efficace e assicurare il rispetto dei ruoli genitoriali, dall’altro, come già ricordato, è stato stabilito il rito unico per tutti i procedimenti con regole molto più snelle sotto il profilo burocratico. Entrando nel vivo del procedimento, notiamo alcune importanti novità:

  • la competenza del Tribunale viene stabilita in base alla residenza dei figli;
  • non possono trascorrere più di 90 giorni dal deposito del ricorso alla fissazione dell’udienza di comparizione;
  • in caso di necessità, il Giudice può emettere provvedimenti a tutela dei figli prima della fissata udienza, fissando però l’udienza per la conferma o modifica o revoca entro i successivi 15 giorni;
  • i genitori sono tenuti ad allegare al ricorso il “piano genitoriale” indicando informazioni dettagliate sugli impegni dei figli (attività scolastiche, extrascolastiche, ludiche, sportive);
  • il Giudice deve disporre l’ascolto dei minori che abbiano compiuto 12 anni;
  • in caso di conflittualità fra i genitori, è possibile nominare un curatore speciale per il minore, che al termine del procedimento potrà assumere anche poteri di tutela.
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Di Redazione V-news.it

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