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E’ passata la settimana di ‘La donna va rispettata tutto l’anno’

L’8 Marzo, giorno della gara di Filosofia sui social in cui si afferma la forza della donna non solo quel giorno ma tutto l’anno. Vediamo cosa è accaduto

Perché agli uomini piacciono le donne intelligenti?

Perché gli opposti si attraggono

Kathy Lette

Per la Rubrica ‘L’Angolo Diverso’ abbiamo atteso la conclusione di questa settimana per analizzare tutta la Filosofia pubblicata sui social a favore della donna.

Bene. Dopo Gif di mimose e frasi stucchevoli su quanto siano importanti le donne, cosa perfettamente veritiera ed indiscutibile, ecco che parte la gara a chi scrive la frase più acchiappa like.

Il mio pensiero al riguardo è stato molto sentito :”NO MIMOSE MA VASSOI DI CARCIOFFOLE” anche se i fiori sono sempre graditi ma non commestibili.

Detto ciò, leggendo le varie notizie in giro per il web anche quest’anno un bel gruppo di vajasse e vrenzole hanno dato il loro contributo alla causa.

L’anno scorso, a Villaricca nel locale ‘La Lanterna’ delle signore hanno deciso di azzuffarsi come galline rovinando la serata a tutti ma guadagnando popolarità su Tik Tok.

Quest’anno la Rosa Ricci in ognuna di loro è venuta fuori:

Le donne sono tutte cammorriste, tutte agguerrite e aggressive.

Infatti, lo scorso 8 Marzo, è stata la volta del locale Napoli Food West di via Madonna del Pantano a Licola

il quale aveva organizzato una serata con artisti neomelodici.

Alcune signore, prese dalla smania di urlare a squarcia gola insieme ai loro idoli hanno superato la sicurezza e distrutto le vetrate dell’ingresso del locale.

La notizie, diffusa in pochi attimi grazie all’ausilio dei social, ha scatenato l’indignazione di molti, politici compresi, tra cui anche Borrelli che ha dichiarato ai microfoni di Simioli

:”Purtroppo anche la festa della donna è diventato il pretesto per sfogare i peggiori istinti violenti e bestiali.”

Aimè è vero. La Festa della donna dalle vrenzole viene vista come il momento in cui ci si può allontanare dagli impegni famigliari e dall’accudire i sei sette figli avuti in età scolare

e portati avanti con l’ausilio dell’RDC e contributi vari, per vestirsi in modo succinto e sfogare la frustrazione accumulata grazie ad una vita di mer*a.

I Diritti delle Donne, tanto agognati e combattuti da sempre per poter arrivare ad essere ‘libere’ dal patriarcato e dalla schiavitù del marito – padre – padrone, in questo caso vanno a nascondersi.

Cosa è giusto fare l’8 Marzo?

Sicuramente ricordare le grandi donne che hanno fatto la Storia, parlare ed attuare politiche per la tutela delle Donne e delle Mamme Lavoratrici,

creare gruppi di sostegno, una fiaccolata per chi non c’è più e per i numerosi femminicidi che avvengono ogni giorno.

Parliamo liberamente dei diritti negati, della possibilità di poter essere madri e lavoratrici in un Paese in cui se vuoi dei figli ti fanno fuori, confrontiamoci quotidianamente ma ricordiamoci di aiutare chi non ha questa possibilità.

Eh ma io voglio andare a ballare con le mie amiche!!!” Giustissimo,

non c’è una regola di base, ma una è universale: La Dignità.

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