• Mer. Mag 8th, 2024

Orta di Atella. Blitz nella ditta di abbigliamento: scatta il sequestro

Blitz dei Carabinieri del NIPAF in una ditta di abbigliamento ad Orta di Atella

ORTA DI ATELLA. I Carabinieri del NIPAF di Caserta hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di una ditta operante nel settore degli accessori per confezioni di abbigliamento, per plurime violazioni della normativa ambientale, apponendo i sigilli al capannone industriale ubicato ad Orta di Atella.

Le indagini, dirette dalla Procura di Napoli Nord, hanno avuto origine nel mese di novembre del 2018, quando Carabinieri Forestali di Marcianise segnalavano un incendio di rifiuti avvenuto il 10/11/2018 in tre aree site a Gricignano di Aversa.

In tale circostanza, venivano rinvenuti abbandonati 126 sacchi neri, contenenti rifiuti speciali non pericolosi di natura tessile, di cui oltre una decina dati alle fiamme.

Nel prosieguo delle indagini, i Forestali organizzavano un servizio mirato di osservazione e controllo intercettando i furgoni, adibiti al trasporto di rifiuti di tessili, soliti circolare in quella zona, individuando una ditta riconducibile al coniuge del titolare dell’azienda che produce i rifiuti sversati nelle campagne di Gricignano di Aversa.

Tra l’anno 2019 e il 2020 venivano compiute ulteriori attività delegate, che mettevano in luce la connessione tra le due società, anche in ragione dello stretto legame di parentela tra i loro appartenenti. Sulla scorta di tali elementi i due coniugi sono stati ritenuti responsabili dell’abbondano e della combustione dei predetti rifiuti.

Da ultimo, inoltre, la Procura di Napoli Nord disponeva un’ampia visita ispettiva presso la sede operativa della società, dove è ubicato il capannone industriale e della succursale sita a Sant’Arpino, adibita a magazzino e punto vendita.

Le ispezioni venivano concretamente eseguite nel mese di luglio 2021 dai Carabinieri Forestali del Nucleo Investigativo di Caserta, unitamente a personale specializzato dell’ARPAC, in particolare i tecnici dell’Area Territoriale U.O. Suolo, Rifiuti e Siti Contaminati del Dipartimento ARPAC di Caserta.

All’esito della predetta ispezione, che confermava la riconducibilità delle ditte intestate ai due coniugi alla medesima gestione aziendale, emergeva che i coniugi, a partire dall’anno 2017, effettuano un’illecita attività di gestione dei rifiuti speciali non pericolosi tipicamente riconducibili al settore manifatturiero, nello specifico scarti di fibre lavorate e rifiuti della lavorazione di pelli e pellicce, che almeno fino al 2018 venivano abbandonati nelle campagne e dati alle fiamme.

Inoltre, emergevano ulteriori irregolarità: la ditta effettuava una gestione irregolare del deposito temporaneo dei rifiuti tessili; a partire dall’anno 2017, esercitava l’attività aziendale in assenza della prescritta autorizzazione alle emissioni in atmosfera; smaltiva illecitamente i liquidi prodotti dalle attività di colorazione dei tessuti e degli accessori prodotti.

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Di Andrea De Luca

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