Misteri e sparizioni nella città di Winden. Morti, tradimenti, persone scomparse. Dark è un thriller senza precedenti, tre stagioni che tengono il telespettatore con il fiato sospeso
Per la Rubrica ‘Cose Serie’ non potevo dimenticarmi di Dark. Mi è stata richiesta varie volte ma mi sono presa del tempo per finirla, pensare e poi recensirla.
Dark è un Thriller tedesco del 2017 e nasce dall’idea di Baran bo Odar e Jantje Friese. Dovevano avere una mente contorta ed infima per creare un lavoro simile.
L’Avete vista? Sì? Sapete di cosa io stia parlando, No? Beh preparatevi.
La storia è incentrata nella città di Winden. Siamo nel 2019 e un giovane si suicida. E’ Michael Kahnwald lasciando una lettera con una data precisa in cui leggerla. Quattro famiglie, i Kahnwald, i Nielsen, i Doppler e i Tiedemann vengono coinvolte a causa di collegamenti tra di loro.
Accadono cose inspiegabili: La morte di uccelli, scosse elettriche e tutto è collegabile ad un episodio analogo accaduto trentatré anni prima quando Mads Nielsen, di soli 13 anni scompare.
La prima stagione si apre proprio in un contesto non sereno: Sparizione, tradimenti, angoscia, cioè non ci facciamo mancare proprio nulla il tutto si svolge su tre piani temporali : 1953 – 1986 e 2019, la seconda stagione invece si concentra dal 1921 e 2053 e la terza arriva persino al 1888. Il concetto principale è il principio di autoconsistenza: Dei personaggi possono viaggiare nel tempo ma non possono modificare il loro destino, quindi tutto è predestinato.
Vi avviso: Non è una serie facile, non è una cosa leggera da vedere di domenica così perché dobbiamo smaltire il puntatone della grande big Mary del sabato sera. Dark è una serie che merita calma e concentrazione.
Avete presente Stranger Things? Tosta, impegnativa, beh, questa non è da meno.
Inizialmente ha quell’angoscia che ti mette ansia già dall’inizio: Una città triste, si vestono tutti male ma nonostante ciò si cornificano. Cosa strana? No, tutto normale.
Poi, improvvisamente sparisce qualcuno ma dopo un po’ riappare un corpo palesemente collegabile agli anni Ottanta, il tutto concentrato in una zona con una grande grotta con un tunnel all’interno e con un campo magnetico pazzesco. Chi entra nella grotta può appunto viaggiare o nel passato o nel futuro.
Però, ci sarà anche un orologiaio che potrà far ciò creando appunto un dispositivo ma che necessita però di un carburante particolare.
La suspense è tanta. Vi avviso, questa serie, se amate il genere è pazzesca e vi terrà incollati allo schermo.
Gli attori bravi nel gestire la depressione, sembrano che stiano tutti più di là che di qua; i costumi sono osceni, va bè che non si dovrebbe mai giudicare dall’abito ma un po’ di Enzo Miccio non avrebbe guastato nella scelta degli outfit, dopotutto, noi Italiani adoriamo il buon gusto ma non è colpa di Anette Guther, povera, ha solo soddisfatto la richiesta della produzione.
Bando alle ciance, è una storia che inizia da una morte, un ritrovamento e poi si diramano altre vicende che inizialmente non saranno chiare ma che ci lasceranno anche nella seconda stagione con molti dubbi e domande irrisolte. Solo nella terza avremmo delle conferme e alla fine tutti questi ‘fili’ si collegheranno ad un unico capo.
Molti sui social si sono lamentati di non aver capito molto del contesto ma come già avevo accennato non è una serie da prendere con leggerezza.
Magari i primi episodi se visti con pigrizia andranno rivisti per poi cominciare ad entrare nel meccanismo. Vi posso assicurare però che una volta entrati nel contesto vi appassionerete.
Mondi paralleli, viaggi temporali, siamo un po’ nel contesto di ‘Ritorno al Futuro’ ed Avengers Endgame ma se siete fan di ‘Undici’ di Stranger Things o avete masticato un po’ di Riverdale allora provate un prodotto un po’ più maturo e ‘Dark’.
Fatemi sapere poi cosa ne pensate.
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